Il tour promozionale di VIA-Vinitaly International Academy e realizzato in collaborazione con Ice-Italian Trade Agency è iniziato a Los Angeles, nella boutique “The Line” che ha ospitato l’11ª edizione del corso altamente specializzato per la formazione e certificazione degli “Italian Wine Ambassador”.
Dopo Los Angeles, il primo semestre di corsi si concluderà a New York, dal 24 al 28 giugno. Oltre alle sessioni negli Stati Uniti, ne sono in programma altre due: a Chengdu, in Cina, dal 16 al 20 marzo, e a Verona, dal 29 marzo al 2 aprile, poco prima di Vinitaly. Anche l’evento di Verona, come i due statunitensi, vedrà il coinvolgimento di Ice-Italian Trade Agency nell’attività di incoming degli studenti dall’estero. I risultati di recenti sondaggi sul consumatore fatti negli Usa dalla società “Wine Opinions” hanno registrato che gli acquisti frequenti di vino italiano da parte di consumatori abituali di vino sono passati dal 30% nel 2017 al 33% nel 2018. Inoltre, risulta che gli acquisti almeno occasionali di vino italiano dal 2017 al 2018 sono incrementati per un numero rilevante di denominazioni e vitigni.
Oltreoceano la Francia cresce più rapidamente ed i vini italiani fanno fatica a farsi conoscere
«Il vino italiano gode di buona salute – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – ma non possiamo ignorare i segnali che ci arrivano da un mercato in continua evoluzione. Da oltre 20 anni con le attività di Vinitaly International promuoviamo il vino italiano nel mondo, con particolare riguardo agli Stati Uniti, dove abbiamo già formato con la Academy 50 tra ambasciatori ed esperti del vino italiano sui quasi 200 totali in 30 Paesi».
«Gli USA assorbono circa il 25% di tutte le vendite di vino italiano all’estero, ma il nostro export resta ancora troppo concentrato su poche regioni italiane e su pochi Stati americani – ricorda Maurizio Forte, direttore dell’Ufficio di New York dell’Agenzia ICE – Occorre quindi mettere in campo un grande sforzo per elevare la conoscenza dei nostri vini che hanno una diversità di vitigni e territori unica al mondo».