Nel mondo cresce il commercio di vino, ma i Paesi maggiori acquirenti diversificano il loro comportamento. I primi tre mesi del commercio vinicolo italiano nel 2018 hanno fatto registrare un aumento del +4,5% in valore a fronte di una diminuzione del -9% in volume. Spiegano gli osservatori del mercato che qyesta tendenza altro non è, fatte le debite proporzioni, di quanto sta accadendo a livello mondiale.
Nello stesso periodo, infatti, le spedizioni di vino nel mondo sono cresciute appena del +3,2% in volume, per un totale di 1,42 miliardi di litri, ma per un valore che è invece schizzato verso l’alto di ben il +17,3% con il risultato di superare i 5,6 miliardi di dollari e con una crescita del prezzo medio del vino che passa dai 3,49 a 3,96 dollari al litro. Le indicazioni sono quelle del rapporto Wine by Numbers predisposto dal Corriere Vinicolo e dall’Unione italiana vini e analizzate dall’agenzia specializzata Winenews.
Usa e Cina i maggiori acquirenti, la Francia esporta la metà dell’Italia, ma guadagna il doppio
Guardando ai Paesi maggiori clienti, frenano gli acquisti di Germania e Gran Bretagna, sono stabili quelli degli Usa e Canada, mentre continua a crescere il mercato della Cina. Più nel dettaglio, il maggiore importatore di vino imbottigliato fermo, nel periodo gennaio-marzo 2018 sono ancora gli Stati Uniti, con quasi 180 milioni di litri, per 1,13 miliardi di dollari di importazioni, seguiti da Cina (141 milioni di litri per 712 milioni di dollari), Gran Bretagna (128 milioni di litri per 532 milioni di dollari), Germania (115 milioni di litri per 406 milioni di dollari) e Canada (63 milioni di litri per 384 milioni di dollari). Spostando l’attenzione sui Paesi esportatori, resiste il primato della Francia: le spedizioni di vino imbottigliato hanno toccato i 139 milioni di litri per 1,66 miliardi di dollari, quelle di bollicine i 35 milioni di litri per 740 milioni di dollari. Dietro c’è l’Italia: 263 milioni di litri di imbottigliato per un controvalore di 1,18 miliardi di dollari, e 77 milioni di litri di bollicine, per 372 milioni di dollari di giro d’affari.