Il Consorzio di tutela del Brunello di Montalcino ha approvato la creazione di una fondazione che, sul modello di quelle bancarie, sosterrà progetti di sviluppo del territorio, dal turismo al sociale, dal restauro di beni artistici all’integrazione. La gestione della Fondazione territoriale del Brunello di Montalcino sarà autonoma, sostenuta grazie a contributi volontari da parte dei produttori, quantificabile in 1-2 centesimi a bottiglia, o meglio a ‘fascetta’: il budget iniziale previsto è tra i 150 e i 200mila euro. In una nota il Consorzio specifica che, grazie alla Fondazione, il ‘sistema Montalcino’ sarà più forte.
Il Cda, che eleggerà il presidente entro maggio, sarà composto da 7 consiglieri di cui 5 indicati dal Consorzio, uno sarà il sindaco di Montalcino e l’ultimo sarà indicato dall’amministrazione locale. «Questa iniziativa – afferma il Presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci – evidenzia il nuovo ruolo dei Consorzi che, da enti di tutela, stanno diventando attori insostituibili della crescita e promozione dei territori. Un’esperienza, quella di una Fondazione di un Consorzio del Vino, già sperimentata in passato dal Consorzio del Chianti Classico, ma che con alcune peculiarità, e con il valore del brand del Brunello, tra i più forti a livello mondiale, potrebbe aprire una strada virtuosa. È un modello innovativo perché il valore aggiunto creato da Brunello rimane sul territorio e lo fa crescere».
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