Sullo sfruttamento del marchio Prosecco, che rischia di trasformare ampie zone agricole del Veneto in una monocultura viticola, arriva lo stop della Regione e dallo stesso Consorzio. Intervenendo a un incontro con i soci della Cantina di Mareno di Piave, il presidente della Regione, Luca Zaia, e il presidente del Prosecco Doc, Stefano Zanette, hanno invitato i produttori a non piantare vitigni di uva glera al di fuori delle aree già riconosciute, nella speranza di un allargamento della zona di certificazione.
«Scordatevi che io vi trasformi il Glera in prosecco – ha detto Zaia – io non firmerò nessun decreto in tal senso. Perché oggi abbiamo circa 7 mila ettari di piante Glera che non danno vita al vino Prosecco ma producono, appunto, Glera e non ne servono altre!» Ogni anno il mercato richiede un incremento di 1200 ettari destinati al Prosecco. Ma la Regione vuole evitare la monocoltura, per un vino che ha fatto il boom negli ultimi anni e conta già 540 milioni di bottiglie vendute in un anno.
Il Prosecco festeggia i suoi 150 di vita nella cantina dove, nel 1868, avvenne la prima vinificazione
Sia Zaia che Zanette hanno poi invitato i produttori a coltivare uva per altre produzioni, come il Pinot grigio: «un vino che sta diventando una nuova Doc – ha spiegato Zaia – e sulla quale tra l’altro stiamo investendo. Oggi produciamo 3 milioni di ettolitri. E poi c’è il Pinot nero: si cerchi, insomma, di differenziare».
Frattanto Carpené Malvolti ha festeggiato con l’emissione di un francobollo celebrativo i 150 dalla nascita del Prosecco: era infatti il 15 giugno 1868 quando Antonio Carpenè realizzò la prima spumantizzazione della Glera, il primo passo di quello che oggi è il Prosecco. La celebrazione nella cantina che tutt’oggi è una delle più importanti del territorio ha presenziato a nome del Ministero dello Sviluppo Economico, il professor Angelo Di Stasi, che ha sottolineato «l’impegno etico oltre che imprenditoriale della famiglia e della Cantina Carpenè Malvolti, che continua a caratterizzare il settore della spumantistica e della distillazione attraverso ricerca, innovazione ed intenso lavoro».