Con i suoi 1.700 espositori, la delegazione italiana sarà la più folta tra tutte quelle che parteciperanno dal 18 al 20 marzo a Dusseldorf alla manifestazione ProWein, la fiera internazionale dei vini e dei liquori. Un segnale importante per l’economia italiana perché in Germania il nostro export di alcolici è cresciuto nei primi nove mesi dell’anno scorso del +2% in valore, pari a 710 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2016 e, in previsione, potrebbe crescere fino al 3% per tutto il 2017.
Per il nostro export, il mercato tedesco è il primo a livello europeo e per valore è secondo al mondo solo a quello Usa. Con la partecipazione a ProWein, gli espositori italiani avranno la possibilità di confermare queste posizioni, m anche di stringere contatti con altri paesi strategicamente importanti, grazie alla ProWine Cina e alla ProWine Asia che, nelle edizioni precedenti, hanno permesso alle cantine che hanno partecipato di aprire nuovi canali commerciali in queste aree.
Per gli espositori italiani Dusseldorf sarà l’occasione per dialogare con tutto il mondo
«Lo scorso anno – spiega il direttore della “ProWein”, Marius Berlemann – due visitatori su tre erano perlopiù manager di categoria medio-alta; quasi il 60% dei visitatori professionali ha concluso degli affari o ha programmato degli ordini subito dopo la fiera, mentre il 54% di essi ha avuto la possibilità di trovare nuovi fornitori. Tutto ciò è reso possibile anche grazie ad una macchina organizzativa notoriamente solida ed efficiente, affiancata da una serie di iniziative studiate ad hoc per dare una panoramica globale sulle principali tematiche e sui nuovi trend del settore».
Tra le curiosità dell’edizione 2018 uno stand collettivo del governo giapponese sul Sake e uno stand dell’Ungheria con i diversi tipi di acquaviti di frutta.