Dal 1983 c’è un luogo dove si coltivano 600 varietà diverse di uve. Provengono da ogni parte del mondo e la vendemmia ha un valore simbolico, prima ancora che enologico. Siamo a Cormòns, in provincia di Gorizia: la chiamano proprio la “Vigna del Mondo”, per questa particolare scelta di concentrare qui le uve originarie di tutti e cinque i continenti.
La vendemmia di quest’anno ha riportato alla produzione questo particolare vigneto dopo una pausa durata quattro anni e darà vita al “Vino della Pace”, inviato in segno di fratellanza ai potenti della terra e ai Capi di Stato in preziose bottiglie dalle etichette disegnate da grandi artisti di fama internazionale.
Anche la raccolta dell’uva ha avuto quest’anno una forte valenza simbolica sempre a sottolineare lo spirito di solidarietà e fratellanza di questa produzione. È stata fatta nei filari intorno alla Cantina Produttori Cormons da 16 studenti del Collegio del Mondo Unito di Duino (Trieste) provenienti da molte nazioni e accompagnati da due insegnanti: Anton Guertchev, bulgaro, e Marek Hlavac, slovacco.
Anche le botti sono state dipinte da grandi artisti, come le etichette delle bottiglie
Il “Vino della Pace” con la vendemmia 2017 sarà riproposto con lo stesso significato di una volta. Nella cantina di Cormons sono conservate e utilizzate molte botti dipinte da artisti famosi che hanno realizzato, dal 1985 al 2012, anche parte delle etichette dei vini.
Come in passato, dalle uve bianche e rosse nascerà un uvaggio bianco, unico per le sue caratteristiche. La Cantina Produttori e lo United World College of Adriatic, che riunisce studenti provenienti da tutto il mondo con lo scopo di promuovere la pace e la cooperazione internazionale, rappresentano due realtà differenti ma unite dal desiderio di avvicinare le persone, le nazioni e le culture in nome della pace.