Le esportazioni di vino italiano verso gli Usa, nel periodo che va da gennaio ad agosto 2014, hanno superato il miliardo di dollari raggiungendo gli 1,06 miliardi,con un aumento in valore del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di numeri che fanno degli Stati Uniti il primo partner del vino italiano.
Se una volta era difficile trovare qualcosa di diverso da Chianti e Lambrusco, oggi c’è spazio per qualsiasi denominazione ed etichetta, a prezzi medi più alti di altri Paesi: secondo gli ultimi dati dell”Italia Wine & Food Institute’, siamo arrivati a 5,6 dollari al litro, la metà di quanto viene pagato il vino francese, ma in continua crescita.
Frattanto ‘Wine Spectator‘, la più prestigiosa pubblicazione internazionale del settore vinicolo ha pubblicato la classifica dei migliori vini al mondo. Al primo posto quest’anno un portoghese, il Dow’s Vintage Porto 2011, seguito da due australiani e da altri due portoghesi. Oltre la notizia che nessun francese è nei primi posti, per l’Italia c’è la buona notizia della sesta posizione per il Chianti Classico Gran Selezione “Castello di Ama-San Lorenzo” 2010. È un vino neonato in casa Ama visto che è partita da poco è l’evoluzione verso l’alto della denominazione Chianti Classico, che ha portato appunto all’etichetta Gran Selezione con l’intento di intercettare la domanda mondiale di vini di lusso.