È ormai a portata di mano l’obiettivo dei 5,5 miliardi di valore dell’export vinicolo nel 2016»: lo afferma il presidente dell’Unione Italiana Vini, Domenico Zonin, sulla base di un’analisi dei dati Istat sui primi 7 mesi del 2015 che delineano in valore una crescita del 6,1%, con punte di oltre l’8% delle Dop.
«Si conferma la crescita delle nostre esportazioni ormai stabilizzate sopra il +6% – spiega Ezio Castiglione, Presidente di Ismea – che potranno ulteriormente accelerare a fine anno, considerando il prevedibile sprint degli spumanti nel periodo di Natale». A trainare il segno positivo delle nostre esportazioni vinicole, precisa ancora Castiglione, «sono i dati in crescita che arrivano da mercati importanti quali gli Usa, Regno Unito e Giappone, aiutati da una inaspettata e confortante ripresa del mercato cinese che compensa in parte il crollo delle esportazioni verso la Russia, legato a una situazione di grave difficoltà economica del Paese».
«Continua in parallelo – prosegue Domenico Zonin – la flessione dei volumi che ha fatto registrare un -3,1%, ma non per le Dop che crescono del 5% . Un dato sul quale dovremo lavorare nei prossimi mesi, forti anche di una vendemmia eccellente come quella che abbiamo appena concluso».