L’andamento climatico di questa pazza primavera 2017 sta creando gravissime conseguenze per la viticoltura in tutta Europa. Malgrado le cure prestate agli impianti dai viticoltori, anche in Italia si è diffusa la pratica dei falò tra i vigneti da sempre utilizzata Oltralpe, il gelo ha fatto danni ingentissimi.
Il Comitato delle organizzazioni professionali agricole dell’Unione europea (Copa) e la Confederazione generale delle cooperative agricole dell’Unione europea (Cogeca) stimano che solo in Toscana i danni causati da freddo e gelo sulla produzione di vino “si aggirino attorno agli 80 milioni di euro, causa la distruzione di oltre il 20% della produzione. Nelle zone del Chianti, del Chianti Classico e del Chianti Rufina, alcuni viticoltori hanno perso fino al 90% della loro produzione”.
Tutta la produzione in Europa è stata colpita in egual misura
Drammatica anche la situazione in Francia dove l’Alsazia è stata la regione più colpita, mentre nello Champagne il 20-25% delle gemme è andato distrutto. L’ondata di maltempo ha colpito anche la Linguadoca-Rossiglione, le Valli del Rodano e della Loira, la Regione di Bordeaux dove le perdite si aggirano intorno al 50%.
In Spagna, secondo gli esperti, sono 18mila gli ettari di vitigni colpiti dalle condizioni climatiche avverse. Anche le vigne in Germania hanno sofferto del calo delle temperature, come pure quelle della Repubblica Ceca e dell’Austria. Neppure in Slovenia (colpita 60% della produzione di vino) e in Croazia (tra l’80 e il 90%) sono state risparmiate. Al momento non possibile fornire dati precisi sulle perdite di raccolto, secondo gli esperti tedeschi altre gelate sarebbero in arrivo.