Sassicaia 2015 è il miglior vino italiano al mondo. Dopo aver scalato la top italiana del Biwa (Best italian Wine Award), è risultato essere primo in assoluto nella classifica dei migliori 100 vini al mondo pubblicata da Wine Spectator, una delle più autorevoli riviste in materia.
Un vino unico che ha tracciato la storia del vino non solo maremmano ma italiano. Una scommessa firmata Mario Incisa della Rocchetta e condotta con saggezza e lungimiranza dal figlio Nicolò oggi affiancato dalla figlia Priscilla. Sassicaia non è il solo italiano in lista tra le prime dieci posizioni della classifica di Wine Spectator: al numero tre troviamo il Chianti Classico Riserva 2015 di Castello di Volpaia, azienda di Radda in Chianti, mentre al numero nove c’è il siciliano Etna San Lorenzo 2016 di Tenuta delle Terre Nere di Marco de Grazia.
Dall’esplosione degli anni Novanta, Bolgheri è cresciuta grazie alla passione dei suoi artigiani del vino
Composto all’85% di Cabernet Sauvignon e il resto Cabernet Franc, Sassicaia (oggi Doc Sassicaia) è riuscito a conquistare nel tempo i palati di tutto il mondo, lanciando con Giacomo Tachis il fenomeno dei Super tuscan accanto ai parenti Antinori, con Solaia e Tignanello e ancora Saffredi in Maremma di Fattoria Le Pupille.
Il successo di Bolgheri è legato anche e soprattutto a figure come il marchese Nicolò che sicuramente dal padre ha ereditato l’instancabilità. È vero, anche il vino non è rimasto immune ai cambiamenti. Le aziende e gli ettari vitati si sono triplicati. E oggi Bolgheri è sulla vetta del mondo grazie ai produttori artigiani che l’hanno saputa preservare, con coraggio e ostinazione, con grande passione e amore per la propria terra.