Dopo l’Eliseo anche Matignon, la sede del primo ministro francese, ha deciso di separarsi della sua collezione di vini per fare cassa: il 6 dicembre 1.400 preziose bottiglie, circa il 10% del totale – tra champagne e grand cru di Bordeaux e Bourgogne oltre a pregiati vini d’Alsazia – saranno vendute dalla casa d’aste Cornette de Saint Cyr a Drouot. Il valore di ogni lotto, che porta il marchio di provenienza ‘Hotel de Matignon’, è stimato tra i 15 e i 5.500 euro. «Il vino è considerato un’opera d’arte – spiega il battitore Bertrand Cornette de Saint Cyr – Vendiamo una storia, queste bottiglie sono pezzi storici».
Non tutti però condividono l’iniziativa: “È il crollo! – dice al quotidiano Le Figaro Jean-Robert Pitte, presidente dell’Accademia dei vini di Francia – Trovo che sia scandaloso che Matignon, la vetrina del nostro savoir-faire francese, si separi di questi gioielli che ci appartengono. È un affronto ai viticoltori e ai loro sforzi per produrre vini di qualità. Dove finiremo se per uscire dalla crisi siamo costretti a vendere il nostro vino?».
Lo scorso maggio anche l’Eliseo aveva deciso di vendere una parte della sua collezione di vini francesi. L’asta aveva totalizzato circa 700.000 euro.
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