L’Italian Wine Brands acquisisce Enoitalia e il vino italiano si fa più forte sui mercati esteri
Italian Wine Brands, prima azienda vinicola italiana a quotarsi in Borsa sul mercato alternativo di Piazza Affari (Aim), ha annunciato di aver sottoscritto accordi vincolanti per l’acquisizione del 100% del capitale di Enoitalia.
Enoitalia, fondata nel 1986 e interamente controllata dalla famiglia Pizzolo, è uno dei principali produttori vinicoli italiani con circa 111 milioni di bottiglie vendute nel 2020, una quota di export pari ad oltre l’80% del fatturato e una posizione rilevante nella produzione e distribuzione di Prosecco, vini spumanti, frizzanti e fermi, sia bianchi che rossi.
Italian Wine Brands è uno dei più grandi gruppi vinicoli privati italiani: produce vini da oltre 100 anni nelle nostre cantine, raccogliendo la materia prima da una solida rete di conferitori, secondo rigidi protocolli di qualità implementati e controllati da un gruppo specializzato di enologi. Con i propri marchi di proprietà garantisce ai clienti del settore retail, della vendita diretta e del canale Horeca produzioni che vanno dal Piemonte alla Puglia, dal Veneto alla Toscana, dalla Sicilia alla Sardegna. Complessivamente la vendita raggiunge circa i 60 milioni di bottiglie per l’80% esportate e ben oltre un milione di spedizioni a clienti privati in Europa.
La nuova realtà porterà, dicono i fautori dell’accordo, ad un rafforzamento della presenza sui mercati internazionali, in particolar modo in UK e USA.
Inoltre, la base clienti si diversificherà grazie all’acquisizione di primari account internazionali operanti nella grande distribuzione. A questo va aggiunto il rafforzamento della capacità di vinificazione (in particolar modo di vini spumanti e frizzanti) e dell’imbottigliamento del gruppo, attraverso l’utilizzo dei siti produttivi di Calmasino e Montebello Vicentino.
La notizia dell’acquisizione è stata accolta molto positivamente a Piazza Affari che ha premiato il titolo Italian Wine Brands.