Sempre di più spetta alla donna scegliere il vino al ristorante e provarlo prima del servizio. Anche questo un segnale del ‘peso’ sempre maggiore che le donne hanno assunto in ambito enologico. Donna è il 41% dei consumatori di vino, il 30% delle produttrici nelle aziende italiane, il 40% dei sommelier. I dati sono stati diffusi dall’Associazione Donne del vino, in occasione della ‘Festa delle donne del vino’, in programma in tutta la Toscana sabato 5 marzo.
Le consumatrici italiane sono per metà laureate o diplomate, hanno iniziato a bere vino intorno ai 20 anni, non privilegiano le bottiglie della propria regione e se sono esperte assaggiano volentieri anche i vini esteri. In linea di massima, le donne preferiscono i vini freschi e fragranti, come le bollicine di cui sono grandi consumatrici, e in seconda battuta i rossi corposi. Il ‘gentil sesso’ vorrebbe comprare vino in enoteca e, se è veramente un’esperta lo fa. Ma in realtà lo shopping ‘in rosa’ di vino avviene ancora prevalentemente nella Gdo. Il 61% delle donne che amavano bere vino dice no all’uomo astemio, ritenuto poco attraente. Invece, il maschio che apprezza il vino è visto come ricco di cultura (32%), interessante (26%), divertente (24%). Il 74% delle donne, infatti, apprezza bere vino con il proprio partner.
Il vino è sempre più coniugato al femminile e conquista la Toscana
Le consumatrici di vino cominciano a diventare protagoniste in Usa, Giappone, Cina, Svezia e, sempre di più, anche in Italia. «Dai dati che abbiamo – spiega la presidente dell’Associazione Donne del vino, Donatella Cinelli Colombini – emerge il bisogno delle donne di parlare di vino in modo più concreto: come lo servo, con cosa lo abbino, che bicchieri uso. Ed il vino diventa un complemento della socialità come i vestiti, come il trucco o la conversazione».
L’Associazione Donne del vino è nata a Firenze nel 1988 per opera di Elisabetta Tognana, che ne è stata la prima presidente. Riunisce circa 650 socie di tutte le regioni italiane e di tutta la filiera: produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, giornaliste ed esperte. L’associazione lavora per accrescere la cultura del vino e il consumo responsabile, promuove il ruolo delle donne del vino nella società e nel lavoro e porta la voce delle donne alle istituzioni e alle altre organizzazioni del vino italiane e estere. La ‘Festa delle donne del vino’ avrà quale tema centrale ‘Il vino in tavola’ e le venti cantine aderenti promuoveranno nell’arco della giornata quindici eventi di diversa natura. Si va dal corso di bon ton a tavola all’abbinamento vino e cibo, rigorosamente fatto tra chef, produttrice e sommelier donna. Per arrivare infine a veri e propri corsi su come si comunica il vino alle donne.