La storia del vino materia di insegnamento obbligatorio nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo livello: è quanto si prefigge il ddl presentato dal senatore Dario Stefano (Sel) componente della Commissione Agricoltura, che punta a raccontare l’Italia attraverso l’uva e il vino, componenti essenziali della cultura mediterranea.
Sei gli elementi del testo che coinvolgono il Ministero dell’istruzione per quanto riguarda la programmazione dei corsi annuali, la didattica e la formazione dei docenti, quantificando in 12,4 milioni le risorse necessarie per poter istituire un’ora di insegnamento in aula alla settimana dedicata a “Storia e civiltà del vino”. Un progetto che potrebbe partire a livello sperimentale già dal prossimo anno nelle scuole di alcune regioni, a partire dalla Puglia e forse dal Veneto. «È il momento che l’Italia recuperi la sua identità – ha detto il senatore Stefano – perché il vino fa parte della nostra storia un elemento da vivere non dal punto di vista tecnico o enologico, ma innanzitutto di cultura». «Il vino è storia e tradizione – ha detto Paolo Castelletti, segretario generale Unione Italiana Vini – e se studiato fin dalle scuole medie può formare i giovani al consumo moderato e portare alla riscoperta del gusto. E il ddl va in questa direzione». Secondo Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi: «l’obiettivo oggi è far capire quello che c’è dietro il vino e non solo berlo».
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