È stata la ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri a presentare il progetto in atto nella casa di reclusione dell’isola di Gorgona che mira a dare ai detenuti la possibilità di imparare il mestiere del viticoltore. Il progetto denominato “Frescobaldi per Gorgona” è partito grazie ad un finanziamento della Cassa Ammende del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ed è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la direzione della casa di reclusione di Gorgona e Marchesi de’ Frescobaldi, l’azienda di vini toscana con oltre 700 anni di storia.
«Iniziative di questo tipo – ha detto la ministro – incidono sul detenuto in modo costruttivo e non distruttivo, consentendogli di specializzarsi e di fare un’esperienza di lavoro che gli sarà utile anche una volta uscito dal carcere». La direttrice del carcere di Gorgona, Maria Grazia Giampiccolo ha spiegato che, oltre al vino è stata rilevata anche la produzione di olio e formaggio che consentirà quindi di allargare l’attività.
Sull’isola di Gorgona si scontano pene per reati comuni, la capienza massima del carcere è di 136 reclusi ma al momento ce ne sono 50. Il vino “Gorgona” che viene prodotto in collaborazione con i detenuti è un bianco a base di Vermentino e Ansonica: da giugno le 2.700 bottiglie sono presenti nei migliori ristoranti ed enoteche italiane.
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