Aumenta la giacenza nelle cantine di Francia, Spagna e Italia: serve l’aiuto finanziario dell’UE
L’Agrifish, il Consiglio Agricoltura dell’Unione Europea in programma il 22 e 23 marzo, dovrà occuparsi della crisi che sta colpendo profondamente tutto il mercato del vino. Nell’ultimo rapporto sul commercio estero da gennaio-novembre 2020, la Commissione ha rilevato che l’export di vini è stato penalizzato dall’emergenza sanitaria, con una contrazione delle vendite nell’ordine di 1,3 miliardi di euro sullo stesso periodo del 2019.
Le difficoltà del settore coinvolgono un po’ tutti i Paesi produttori: in Italia i dati del Mipaaf indicano che alla fine dello scorso mese di gennaio le giacenze in cantina superano i 61 milioni di ettolitri, con un aumento del +3,6% sul 2020 ed ancor peggio sta andando in Spagna dove le giacenze di vino alla stessa data si attestavano oltre gli 82 milioni di ettolitri.
In questo scenario, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è intervenuto sollecitando la Commissione europea affinché «si faccia carico delle conseguenze economiche sul settore agricolo determinate dalle misure di contenimento per la terza ondata della pandemia. Occorre mobilitare fondi straordinari a livello europeo».
Per parte sua, Coldiretti si è rivolta al Governo italiano rilanciando la richiesta di una campagna urgente di distillazione di emergenza rivolta ai vini a Do e Ig con l’obiettivo di togliere dal consumo alimentare almeno 200 milioni di litri di vini e mosti. Una misura che peraltro consentirebbe di produrre 25 mila litri di alcol e gel disinfettanti 100% italiani, che oggi vengono in larghissima parte approvvigionati sui mercati internazionali.
«La Francia – sottolinea Coldiretti – ha, fino ad ora, già messo a disposizione per interventi similari oltre 250 milioni di euro. In gioco c’è il futuro del primo settore dell’export agroalimentare Made in Italy che sviluppa un fatturato da 11 miliardi di euro e che genera opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone».