Consumatori abituali sono le persone che bevono vino più volte nel corso dell’anno: secondo questa valutazione negli Stati Uniti ci sono 120 milioni di consumatori abituali, cioè una cifra superiore alla popolazione complessiva di Francia e Italia, i Paesi maggiori consumatori di vino pro capite. Una così rilevante popolazione di bevitori d’oltreoceano mette l’Italia al primo posto nella classifica relativa alla qualità percepita dei vini.
Negli States sono 185mila i punti vendita del vino, 357 mila i locali dove viene somministrato, 222 mila ristoranti, di cui 36 mila quelli italiani. E sono in crescita i consumi nelle grandi città, in particolare nella costa Est, a cominciare proprio dall’ambita ‘piazza’ di New York. A trainare il mercato, fatto estremamente positivo, sono in questo momento i giovani tra i 21 e i 38 anni che, secondo le indagini svolte, stanno comprando sempre meno birra e più vino, oltretutto di qualità via via superiore. Ecco allora l’importanza di avvicinarsi al mercato USA rinnovando la propria attività di marketing: nel Paese a stelle e strisce, ad esempio, il 47% della persone ha Facebook come primo ispiratore (influencer) per i propri acquisti. Tutto questo per non far perdere all’Italia la sua storica leadership tra i Paesi importatori.