Si conferma ancora l’importanza per i vini che siano espressione dei territori dai quali nascono

Ottobre, tempo di “Tre Bicchieri”, l’oscar italiano dei vini assegnato annualmente dagli esperti della guida “Gambero rosso”. Ed ogni riconoscimento è una notizia che viene di volta in volta esaltata dai diretti interessati. Così c’è l’intera Sardegna in vesta per le 14 etichette premiate quest’anno e la Lombardia che celebra il ruolo di innovatrice per il suo rosé, il ‘Valtènesi Rosè Molmenti 2016 – Costaripa’.
Il ‘Molmenti 2016’ è una creatura di Mattia Vezzola, patron della Costaripa ed enologo di caratura internazionale. Enologo italiano dell’anno nel 2004, 2008 e 2014, Mattia Vezzola non ha dubbi nel ritenere la Valtènesi, area bresciana compresa tra Desenzano del Garda e Salò, “un luogo unico e fantastico in cui vino, turismo e cultura, possono diventare un unicum da fare invidia a ogni luogo del mondo”. Proprio recentemente la rivista statunitense Wine Enthusiast ha esaltato la qualità del territorio, la Valtènesi, in cui si producono 2 milioni di bottiglie rosé, il 30% delle quali viene esportato all’estero.

L’elogio della
Sardegna

Gli esperti del Gambero Rosso parlano di crescita costante del vino sardo, affermando che “dagli oltre 600 campioni degustati esce una regione in gran forma. La qualità riscontrata è sempre più alta, ma non solo sotto il mero profilo sensoriale (equilibrio, armonia, complessità gusto-olfattiva).
I bianchi e rossi proposti sono sempre più autentici, territoriali, rispettosi quindi dei vitigni nelle loro zone più vocate di appartenenza». Il segreto sta «nei suoli e microclimi completamente diversi: si va dalle sabbie a pochi metri dal mare, al granito in zone collinari, passando per terreni scistosi che arrivano anche a oltre 700 metri d’altitudine».
Specificità territoriali che le tecniche di cantina non omologate ai gusti internazionali valorizzano.