È il primo vino in Italia a ottenere la certificazione europea PEF Product Environmental Footprint (Racc. UE 179/2013), una misurazione multi-criterio delle prestazioni ambientali di un prodotto o di un servizio lungo tutto il suo ciclo di vita. Per il vinosi intende dalla coltivazione dell’uva, all’imbottigliamento e trasporto, fino alla mescita e recupero degli imballaggi. Si tratta del Morellino di Scansano DOCG prodotto dalla Cantina Cooperativa dei Vignaioli, in provincia di Grosseto.
La Cantina toscana già aveva ottenuto nel 2014 la certificazione della Product Carbon Footprint ISO14067 e l’etichettatura VIVA Sustainable Wine del Ministero dell’Ambiente, nel 2015. A contribuire nell’ottenimento della nuova certificazione, l’adozione sperimentale dell’ozono in vigna e cantina, l’adozione sperimentale delle tecnologie Internet of Things, la riduzione dell’impatto ambientale in termini di packaging, gli interventi per il risparmio energetico in cantina in fase di vinificazione, l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica rinnovabile.
Importante è anche la sostenibilità sociale certificata dalle 160 famiglie residenti in quest’area
Il riconoscimento europeo, l’entrata in vigore del quale è solo della scorsa primavera, è un altro tassello nel percorso che vede da anni la Cantina all’opera in tema di sostenibilità, sia sociale, come è implicito in una realtà cooperativa che coinvolge 160 famiglie all’interno del territorio di Scansano, sia ambientale, come provato dalle strategie messe in atto finora.
«Si tratta di un percorso in divenire – ha dichiarato Sergio Bucci, direttore della Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano – che vedrà un ulteriore sviluppo attraverso l’estensione delle azioni adottate nei filari sperimentali a tutti i vigneti della cantina, e attraverso l’ulteriore riconoscimento, a cui stiamo già lavorando, per il rilascio della nuova etichettatura ‘Made Green in Italy’ adottata dal Ministero dell’Ambiente tramite il Decreto del 21 marzo 2018». Uno strumento volontario quest’ultimo per migliorare la riconoscibilità e la valorizzazione dei prodotti enogastronomici italiani all’estero, andando incontro alle esigenze di chi è sempre più attento all’origine dei prodotti, alla loro sicurezza e sostenibilità ambientale.