Circa la metà è prosecco, ma è maggiore la crescita degli spumanti del metodo classico italiano .
Il 2021, anno record per il mondo del vino, ha riccamente premiato le “bollicine” e non solo quelle del Prosecco bensì anche quelle ‘Metodo classico italiano’. Nella Grande distribuzione organizzata l’incremento delle vendite è stato complessivamente del +18% a volume e del +20% a valore: quindi l’anno scorso sono andati venduti 83 milioni di litri con una spesa di 635,7 milioni di euro.
Quasi la metà del quantitativo venduto era Prosecco, cioè 41,2 milioni di litri, ma ad un prezzo inferiore alla media e che quindi raggiunge solo i 283 milioni di euro.
Per quel che riguarda il ‘Metodo classico italiano’, protagonista è senza dubbi la Docg Franciacorta, che si è presa una rivincita sui mercati, toccando quota 20 milioni di bottiglie vendute, tra Italia ed estero con un prezzo medio al litro nella Gdo di 17,66 euro.
E sempre in Lombardia, in Oltrepò Pavese i risultati sono altrettanto positivi: +48% in quantità e un +62% in valore.
Trentodoc ha chiuso il 2021 con oltre 3,8 milioni di litri venduti (+25%) per una spesa vicina ai 60 milioni di euro (+28%), a un prezzo medio al litro pari a 15,36 euro.
Infine, nel distretto del Lambrusco, il metodo classico è una nicchia. Su 46 milioni di bottiglie di Lambrusco Doc, il suo peso oscilla tra 1% e 2%.
Tutti dati incoraggianti, anche se non manca chi pensa che il successo delle bollicine sia in generale trainato dal cosiddetto ‘effetto Prosecco’ e dalla popolarità che questo vino si è conquistato in tutto il mondo sia per il consumo diretto sia per la sua duttilità nel comporre cocktails aperitivi.
In questo ha certamente giovato anche la spinta promozionale legata al riconoscimento delle colline del Prosecco come patrimonio Unesco. Detto che la quota maggiore delle bottiglie di Prosecco alimenta l’export in ogni angolo del pianeta, comunque anche sul mercato interno la crescita nel 2021 è stata consistente, pari al 21% sia per volume sia per valore.