“La produzione di vino in Emilia Romagna sarà inferiore per una percentuale variabile dal 5 all’8% rispetto a quella dell’anno scorso, quando con 6 milioni e 700 mila ettolitri fece registrare un aumento record del 15% sulla produzione 2012”: è quanto stima la Coldiretti regionale, spiegando che “l’annata è stata caratterizzata da una stagione anomala, con una primavera calda che ha favorito l’anticipo del germogliamento e della fioritura delle viti, e con un’estate piovosa e con temperature spesso sotto la media stagionale, che ha ritardato la maturazione delle uve, riportando la vendemmia ai tempi di una volta”.
“L’estate pazza ha pesato sulle imprese, con un consistente aggravio dei costi di produzione dovuti ai maggiori interventi in vigna per evitare danni all’uva – prosegue Coldiretti Emilia Romagna che ricorda inoltre come “la produzione vitivinicola regionale sia costituita per il 70% da vini rossi e sia destinata per il 30% a vini Doc, il 40 % a vini Igt e per il resto a vini da tavola. In Emilia Romagna ci sono 52 mila ettari di vigneto, coltivati da 23 mila aziende, più di un terzo (35%) delle quali vende direttamente al consumatore”.
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