L’imposta sul vino nel Regno Unito aumenterà con l’inflazione. L’annuncio lo ha dato ufficialmente il cancelliere George Osborne al Parlamento: l’accisa sul vino, come quella sulle sigarette, aumenterà mentre quella sulla birra e gli altri alcolici resta congelata. La tassa sul vino nel Regno Unito è la seconda più alta d’Europa, dopo l’Irlanda, e lo scorso anno ha fruttato 4 miliardi di sterline: in pratica, già oggi su una bottiglia dal prezzo di 5 sterline l’imposta è pari al 55%, ovvero 2,75 sterline.
«Il congelamento della tassa sul vino – commenta Miles Beale, chief executive della Wine and Spirit Trade Association (Wsta) – negli ultimi dieci mesi, aveva portato 118 milioni di sterline in più di entrate al Tesoro britannico. Per cui riteniamo profondamente ingiusto che oggi il settore debba essere l’unico penalizzato». Ad essere colpite non sono solo le importazioni da Italia, Francia e Spagna, ma anche all’industria del vino inglese che sta crescendo ed è in cerca di una sua affermazione. Il 57% dei consumatori inglesi, in un recente sondaggio Wsta, ha detto di considerare troppo alta l’attuale imposta sul vino. Di quanto ora aumenterà non è possibile saperlo e bisognerà attendere la pubblicazione del Retail Price Index, l’indice dei prezzi al consumo, per sapere quale sarà l’aumento che verrà applicato.
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