In aumento i quantitativi di vino e mosti 2022 stoccati: il 55% è conservato in regioni del nord
Al 30 giugno 2022, nelle cantine italiane sono stoccati 47,2 milioni di ettolitri di vino, 4,6 milioni di ettolitri di mosti e 82.292 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione: questo quanto certifica il report redatto dall’Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici del vino. Rispetto all’anno precedente il valore delle giacenze è superiore sia per i vini (+3,8%) che per i i mosti (+20,7%).
Il 50,7% dei vini è a Dop, il 27,9% a Igp e i vini varietali costituiscono l’1,4% del totale, mentre il 20% è rappresentato da altri vini. Le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 57% del totale delle giacenze.
Le scorte di vini Dop ammontano a 23,9 milioni di ettolitri, quelle di vini Igp a 13,1 milioni di ettolitri, i vini da tavola a 9,4 milioni di ettolitri ed i varietali i restanti 642.000 ettolitri. Come di consueto, il 55% del vino conservato in cantina è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, che detiene il 22,7% di tutte le giacenze di vino del Paese, pari a 10,6 milioni di ettolitri. Seguono poi la Puglia (5,6 milioni di ettolitri), l’Emilia Romagna (5,3 milioni di ettolitri), la Toscana (5 milioni di ettolitri), il Piemonte (4,1 milioni di ettolitri), la Sicilia (3,3 milioni di ettolitri), l’Abruzzo (2,5 milioni di ettolitri), la Lombardia (2,2 milioni di ettolitri), il Trentino alto Adige (1,9 milioni di ettolitri) ed il Friuli Venezia Giulia (1,6 milioni di ettolitri).
Guardando ai vini a denominazione, gli stock maggiori sono di Prosecco, che vale l’8,1% di tutto il vino Do e Ig (2,9 milioni di ettolitri), quindi l’Igp Puglia (6,3% e 2,3 milioni di ettolitri), il Sicilia Dop (3,9% e 1,4 milioni di ettolitri), Toscana Igp (3,8% e 1,4 milioni di ettolitri).
A superare il milione di ettolitri sono anche il Montepulciano d’Abruzzo, il Salento Igp, il Terre Siciliane Igp, il Veneto Igp e il Delle Venezie.