Nel 2014 la produzione mondiale di vino si colloca a 279 milioni di ettolitri, il 4% in meno rispetto al 2013 (291,902 milioni). L’Italia, con 44,7 milioni di ettolitri (-17% rispetto 54,029 milioni), perde il primo posto conquistato nel 2012 (45,616 milioni) e nel 2013 a favore della Francia che nel 2014 ha invece prodotto 46,698 milioni di ettolitri (+11% rispetto ai 42,004 milioni del 2013). Al terzo posto della classifica si colloca la Spagna con 41,62 milioni di ettolitri prodotti nel 2014 (-9%). È quanto emerge dai dati diffusi dall’Organizzazione internazionale del Vino (Oiv).
Al di fuori dell’Europa a mantenere un buon livello di produzione sono gli Stati Uniti (22,3 milioni di ettolitri) e il Sudafrica (11,3 milioni). In Argentina la produzione si è stabilizzata con 15,1 milioni di ettolitri mentre è in leggero calo in Australia con 12 milioni di ettolitri, anche se l’Oiv evidenzia la produzione record in Nuova Zelanda (3,2 milioni di ettolitri). Le flessioni più significative invece riguardano il Cile (-18%) e la Cina (-5%). La superficie totale mondiale a vigneto nel 2014 si attesta a 7.554 migliaia di ettari, in crescita di 8 mila ettari. La Cina, con 799.000 ettari, diventa il secondo paese al mondo con la maggiore superficie. Al primo posto si colloca la Spagna (1.021.000 ettari). Al terzo posto si classifica la Francia con 792.000 ettari e al quarto posto l’Italia con 690.000.
Produzione e consumo di vino nel mondo: chi sale e chi scende
Sempre sulla base di quanto emerge dai dati diffusi dall’Oiv, l’Organizzazione Internazionale del vitigno e del vino, i consumi a livello mondiale di vino nel 2014 sono stimati in 240 milioni di ettolitri, in calo dell’1% rispetto ai 242 milioni stimati per il 2013. I Paesi che tradizionalmente sono stati i maggiori consumatori proseguono la loro recessione, o al massimo nella loro stagnazione dei consumi, a favore dei nuovi Paesi consumatori in Europa e altrove. Principale paese consumatore di vino sono gli Stati Uniti con 30,7 milioni di ettolitri (+2%). Dal 2000 i consumi negli Stati Uniti hanno registrato una crescita di 9,4 milioni di ettolitri (+45%), nonostante i cali registrati nel 2008 e nel 2009 a causa della crisi economica e finanziaria. La Francia (27,9 milioni di ettolitri) e l’Italia (20,4 milioni) mantengono il loro andamento passato, con un consumo che continua a diminuire tra il 2013 e il 2014, rispettivamente di 0,9 e 1,4 milioni di ettolitri. Il livello di consumo in Cina nel 2014 viene stimato a 15,8 milioni di ettolitri, in flessione di 1,2 milioni rispetto al 2013.