Le ‘Colline del sito Unesco’ hanno tutte le carte in regola per questo ulteriore riconoscimento .
L’Associazione di Tutela del sito Unesco Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene ha inviato alla Regione Veneto una specifica richiesta che fa seguito alla recente firma del decreto interministeriale che sancisce l’importanza di salvaguardare i vigneti storici ed eroici. Per l’Associazione: “Tutti i vigneti localizzati all’interno del sito UNESCO Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, siano iscritti e possano fregiarsi del riconoscimento a vigneti eroici e storici attraverso una modalità semplificata di iscrizione, evitando che ogni produttore debba inviare una richiesta singola di ammissione”.
In base al decreto interministeriale inerente la salvaguardia dei vigneti eroici e storici, firmato lo scorso 30 giugno, la procedura di riconoscimento viene gestita dalle singole Regioni. Nella richiesta dell’Associazione di Tutela viene sottolineato che, in forza del procedimento che la Regione stessa ha promosso per ottenere il riconoscimento Unesco, “la Regione possiede già tutti i dati relativi ai vigneti dell’area e ai rispettivi produttori, una procedura semplificata sarebbe auspicabile anche in un’ottica di economicità del procedimento a vantaggio sia dei produttori sia degli uffici regionali”.
I vigneti considerati eroici rispondono a precise caratteristiche: sono localizzati in aree soggette a rischio idrogeologico o dove le condizioni orografiche creano impedimenti alla meccanizzazione; si trovano in zone di particolare pregio paesaggistico e ambientale; devono possedere almeno un requisito tra pendenza del terreno superiore al 30%, altitudine media superiore a 500 m slm, sistemazione degli impianti su terrazze e gradoni.
Quelli storici, invece, appartengono a territori iscritti nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali storici e quelli afferenti ad aree che hanno ottenuto il riconoscimento di eccezionale valore universale dall’Unesco ove il criterio di iscrizione alla lista Unesco si riferisca esclusivamente o in modo complementare alla viticoltura. E quest’ultimo è certamente il caso che giustifica un provvedimento collettivo per tutte le aree vitate che ricadono nel recente riconoscimento di patrimonio dell’Umanità ottenuto dalle colline del Prosecco.