La nuova tipologia di spumante è rapidamente diventata un fenomeno mondiale (e piace alle star) .
È già diventato un fenomeno inarrestabile che sta trainando tutto il settore dei vini rosati italiani: il Prosecco DOC Rosé, immesso sul mercato verso la fine del 2020, cioè di uno degli anni più complessi per il commercio, ha raggiunto, e superato, lo scorso anno la quota di produzione di oltre 70 milioni di bottiglie.
Dopo uno studio condotto dal Consorzio Prosecco DOC nel 2018, è risultato chiaro che la percezione del consumatore nei confronti degli spumanti rosati fosse ancora confusa. Da qui il Consorzio ha deciso di uniformare e regolamentare la produzione, garantendo al consumatore uno Spumante Rosé di qualità e di origine certificata, identificandolo con il territorio di produzione e rendendolo riconoscibile. Ecco allora che il Disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata dei vini “Prosecco” riporta che: “La tipologia spumante rosé prevede la seguente composizione di varietà di viti: Glera minimo 85%, massimo 90%; Pinot nero vinificato in rosso minimo 10%, massimo 15%. Detta composizione permette di ottenere la colorazione rosé”.
Sono quattro le tipologie disponibili del Prosecco DOC Rosè, solo nella versione spumante: brut nature, extra brut, brut ed extra dry. La rifermentazione avviene in autoclave secondo il metodo Charmat e rispetta una durata minima di 60 giorni, prima dell’imbottigliamento. E se l’attuale trend di crescita dovesse continuare anche nei prossimi anni, si stima che in breve tempo il Prosecco Rosé arriverà a costituire circa il 90% dell’intera produzione di rosati italiani.
Un vero e proprio fenomeno, quello del Prosecco Rosé, che ha attirato le attenzioni di tante star e personaggi famosi, come la cantante pop Kylie Minogue, a tal punto che è stata una delle prime a voler creare il “suo” Prosecco DOC Rosé in collaborazione con la cantina veneta Zonin.
Un vero e proprio cambio di paradigma, ha fatto sì che da simbolo lifestyle, il Prosecco oggi sia ricercato e apprezzato non solo per la qualità ma anche come ambasciatore di una tradizione ben radicata e portavoce di un territorio ben definito, in Italia e nel panorama internazionale.