L’europarlamentare Daniele Viotti (Pd) ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea relativa alle accise sul vino per i piccoli produttori chiedendo se “la Commissione non consideri la figura del rappresentante fiscale come un ostacolo alla libera circolazione delle merci. Quasi tutti i paesi Ue impongono questo obbligo, con conseguenti oneri per le piccole aziende vitivinicole che vogliono esportare i loro vini”.
In base alla normativa europea infatti, le accise sui vini prodotti in uno Stato membro e venduti a privati in un altro Stato membro, devono essere pagate nel paese di destinazione. È inoltre permesso agli Stati membri di rendere obbligatoria la figura del rappresentante fiscale, responsabile per il pagamento dell’accisa sui vini importati nel loro territorio. Viotti chiede invece all’Esecutivo Ue di “orientarsi quanto prima verso un’alternativa emersa da un recente studio richiesto dalla Commissione europea”. Per l’eurodeputato bisogna prevede la creazione di uno sportello unico per il pagamento delle accise, a livello del paese di destinazione del vino. Il sistema proposto “consiste in un portale online nello Stato in cui ha sede il produttore/venditore attraverso il quale effettuare i pagamenti. Sarà poi l’amministrazione nazionale a occuparsi del versamento delle accise allo Stato in cui il vino viene esportato”.