L’arrivo del Testo Unico sul vino taglia del 50% il tempo dedicato alla burocrazia, che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche, le quali coinvolgono 20 diversi soggetti e richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola. Lo sottolinea Coldiretti che plaude alla semplificazione della procedure varata dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.
“Il TU sul vino è un testo ampiamente condiviso – spiega l’organizzazione – e raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri, anche economici, a carico delle imprese, senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli. È un ulteriore passo in avanti, dopo i primi cambiamenti positivi ottenuti con il DL Campolibero convertito in legge nell’agosto scorso, che ha portato delle importanti semplificazioni. Infatti, per evitare duplicazioni, è stato già istituito il registro unico dei controlli con inserimento anche delle attività svolte dagli organismi di certificazione e controllo, viene rivisto l’istituto della diffida con ampliamento dei casi di applicazione e si passerà a una completa dematerializzazione dei registri di cantina”.
Il decreto va a favore dei produttori fino a 1000 ettolitri e a chi trasforma esclusivamente le uve aziendali. È stato inoltre stabilito un esonero dalla tenuta dei registri per produttori fino a 50 ettolitri, con annessa attività di vendita diretta e somministrazione.