La prima decisione è stata assunta da Bertani che ha annunciato di non produrre in questo 2014 l’Amarone classico, suo vino simbolo dal 1958, “in quanto le condizioni meteo non hanno permesso a chi produce Amarone in fruttai ad appassimento naturale il raggiungimento del livello di qualità che la cantina si impone da oltre mezzo secolo”.
Analoga decisione arriva ora da Alessandro Salatin, presidente della società cooperativa Cantina Produttori di Fregona: «Al fine di preservare il livello qualitativo raggiunto dalla nostra denominazione, quest’anno saltiamo l’annata. Il Torchiato di Fregona docg , vendemmia 2014 non si farà. Il nostro vino è espressione della natura e soggiace alle sue leggi. Quest’anno va così». La decisione di non procedere alla raccolta delle uve del prezioso passito trevigiano è stata sofferta, ma unanime in seno alla cooperativa. Il Torchiato di Fregona appartiene alla più ampia denominazione Colli di Conegliano Docg. Si tratta di una piccola realtà produttiva, collocata tra i comuni di Fregona, Sarmede e Cappella Maggiore, con un trend di crescita interessante: nel 2011 erano solo 14.000 le bottiglie prodotte rispetto alle attuali 20.000 (vendemmia 2013).
Torchiato di Fregona: si lavorerà per garantire la presenza sui mercati
Per produrre vini come il Torchiato, è necessario selezionare solo grappoli con acini perfetti perché nei mesi che li separano dalla torchiatura i chicchi in appassimento (fase che deve durare non meno di 150 giorni) non vengano intaccati da muffe o altri batteri responsabili di avviare fenomeni di marcescenza. Le eccessive precipitazioni e le numerose grandinate dell’estate appena conclusa, hanno ridotto drasticamente la quantità delle uve ma soprattutto hanno compromesso la qualità delle stesse.
Si tratta della prima volta, nella lunga storia del Torchiato, che “si salta” un’annata: «A memoria d’uomo – spiega Alessandro Salatin – non si era mai giunti a una decisione così drastica. Per fortuna lo scorso anno la vendemmia è stata ottima portando ad un aumento di produzione. Si tenga conto che il Torchiato richiede tempi di maturazione piuttosto lunghi: invecchiamento di almeno 24 mesi, 5 dei quali in bottiglia. Solo verso la fine dell’anno in corso immetteremo nel mercato la vendemmia 2011 e in affinamento abbiamo ancora le annate 2012 e 2013. Grazie agli approvvigionamenti – conclude il presidente Salatin – speriamo quindi di poter supplire, almeno in parte, alla mancata produzione 2014 garantendo un minimo di continuità sul mercato nonostante l’annata perduta».