L’allarme lo ha lanciato Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo Socialisti e Democratici della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo: «Tutti i vini che prendono il nome dal loro vitigno quali il Lambrusco, il Vermentino e in parte anche il Sangiovese, rischiano di essere tolti dalla lista dei vini protetti nell’Ue in quanto la Commissione europea vorrebbe sostanzialmente liberalizzarli». L’Esecutivo Ue sostiene che una cosa è proteggere un nome con un riferimento geografico, per il Prosecco c’é il comune di Prosecco, mentre diventa difficile farlo quando c’è solo il nome del vitigno. «Noi stiamo facendo di tutto per bloccare questo approccio – assicura De Castro – però non tutti la pensano come noi tra i Paesi produttori europei di vino».
Il Presidente dell’Intergruppo Vino del Parlamento europeo, Herbert Dormann (Südtiroler Volkspartei), dice invece che «anche in Italia bisogna capire che posizione assumere. Dobbiamo essere coscienti del fatto che il nome del vitigno di per sé non è tutelabile in quanto non si può vietare a qualcuno nell’Ue di coltivare Lambrusco. Noi dobbiamo puntare sulla protezione delle denominazioni geografiche tutelabili».