“Una preoccupazione diffusa sulla reale ‘tenuta’ del Sistema telematico a regime, che vedrà una massiccia comunicazione telematica da parte di migliaia di operatori in tutta Italia”: questo l’allarme lanciato AssoSoftware circa l’avvio ufficiale, e obbligatorio, del registro telematico del vino. I software applicativi sono pronti e funzionano, assicurano gli esperti, ma “in queste ultime settimane si sono registrate forti problematiche sul portale telematico del Ministero”.
AssoSoftware è l’associazione nazionale che riunisce, rappresenta e tutela gli interessi di oltre il 90% delle aziende dell’Information Technology che realizzano software applicativo-gestionale per imprese, intermediari e Pa, e che mette insieme una realtà produttiva con oltre 17.000 dipendenti e 4 miliardi di euro di fatturato globale.
Le società che si occupano di software chiedo un incontro preventivo con il Ministero
«Abbiamo segnalato al viceministro Olivero – dichiara Enrica Eandi, vice presidente con delega al settore agricolo di AssoSoftware – la nostra preoccupazione per lo stato dell’arte del Registro telematico vitivinicolo e del Sian, cioè il Sistema Informativo Agricolo Nazionale. AssoSoftware, in rappresentanza delle case produttrici di software per il settore vitivinicolo, auspica che il processo di dematerializzazione continui con la dovuta convinzione da parte di tutti gli attori in campo, partendo dalla risoluzione dei principali problemi emersi in questi mesi. Nel confermare il nostro impegno per portare gli utenti delle nostre soluzioni gestionali a un’organizzazione aziendale sempre più performante e ‘connessa’ con il sistema telematico Sian, riteniamo indispensabile una condivisione strategica, preventiva e costante dei contenuti tecnici e applicativi della dematerializzazione con il Gruppo di lavoro Icqrf-Mipaaf. In questo senso – conclude Eandi – riteniamo senz’altro necessario un incontro con i rappresentanti di Mipaaf e Icqrf».