Dopo la primavera americana, è arrivato anche il tempo dell’autunno a Mosca ed a Hong Kong per Vinitaly in the World: a portare oltre confine la fiera dedicata al mondo dell’enologia italiana e non solo sarà Verona Fiere, che accompagnerà oltre 200 produttori italiani, che avranno così la possibilità di entrare in contatto con oltre 30mila operatori professionali. Quello dell’export enologico italiano è un mercato che che non conosce battute d’arresto e che nel 2011 ha superato i 4,4 miliardi in valore in aumento del 12,4%, derivanti da oltre 23 milioni di ettolitri (+9,4%).
Considerando nello specifico il mercato russo, nel 2010 l’Italia ha raggiunto il primo posto tra i tre maggiori Paesi esportatori verso questo paese con 68,8 milioni di litri. Invece l’export di vino italiano verso la Cina, nel 2011, ha registrato un aumento del 35% in termini di volumi (quasi 31 milioni di litri) e del 6% ad Hong Kong (poco meno di 3 milioni di litri). Un trend quest’ultimo confermato anche nei primi sei mesi di quest’anno con un +16% in Cina, sempre in termini quantitativi, e un +40% a Hong Kong.
«Vinitaly in the World – commenta il presidente di VeronaFiere, Ettore Riello – in ogni sua edizione si conferma non solo straordinario elemento di promozione, ma un vero e proprio partner per lo sviluppo del business. Un esempio concreto del ruolo che gli enti fieristici come il nostro possono giocare nell’ambito della politica industriale del paese».