Una università inglese ha inventato un collante che si stacca senza fatica e non lascia residui
Un team di ricercatori dell’Università del Surrey, nel sud est dell’Inghilterra, con a capo il professor Joseph Keddie specializzato in Fisica della materia soffice, ha studiato e realizzato un adesivo biodegradabile. Grazie all’utilizzo di un additivo chimico, denominato tiolattone, le etichette e i nastri adesivi risultano altamente resistenti senza inficiare la durabilità dell’aderenza su superfici come il cartone e il vetro. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista tedesca specializzata nel settore chimico Angewandte. Il reticolo colloso così progettato degrada velocemente a contatto con l’ammoniaca senza lasciare residui collosi di sorta.
Facilitare il processo di eliminazione di etichette dai supporti era lo scopo principale della ricerca soprattutto per quel che riguarda un materiale altamente riciclabile come il vetro. Dal punto di vista ambientale riciclare il vetro porta a un risparmio di Co2 considerevole, i dati affermano che ogni tonnellata di vetro riciclato fanno risparmiare all’atmosfera 670kg di Co2. Essendo il vetro un materiale che per definizione è chimicamente inerte, ciò significa che non rilascia sostanze venendo a contatto con qualsivoglia composto alimentare o farmaceutico, è un materiale versatile e ampiamente diffuso ma con dei costi di produzione da materiale vergine molto alti. Nel 2022 l’Italia ha registrato un tasso di riciclo pari all’80,8% sorpassando per il quarto anno consecutivo il minimo imposto dall’Unione Europea per l’agenda 2030 imposto al 75%. Altra soluzione possibile e praticata nei Paesi come Germania, Austria, Slovenia è il metodo del “vuoto a rendere”, utile per l’ambiente e per le aziende produttrici che dotate di sistemi di sterilizzazione tornano ad utilizzare le bottiglie abbattendo ulteriormente i costi e dove la soluzione del collante scoperto dal team del professor Keddie faciliterà indubbiamente i processi e l’economicità di questo passaggio.
3 Agosto 2023