Digitale e sostenibilità piaciono ai giovani ma 1,6 milioni in Italia non studiano e non
lavorano
L’associazione nazionale dei giovani innovatori, Angi, ha promosso a Palazzo Mezzanotte a Milano lo “Young Innovators Business Forum”, un evento volto a stimolare i ‘Neet’, cioè quel 1,6 milioni di giovani italiani che non studiano e non lavorano, scoraggiati dalle difficoltà di questi tempi nel nostro Paese.
«Per noi come Angi – sostiene Gabriele Ferrieri, presidente di Angi – questo Forum alla Borsa di Milano rappresenta il fulcro e il momento centrale per creare un percorso di valorizzazione, che possa portare a un appello di tutti gli innovatori italiani, con noi capofila, per creare un vero e proprio ‘patto per l’Italia’ in cui mettere al centro innovatori, istituzioni e imprese per lo sviluppo e il progresso. Un patto che dovrebbe colmare il divario con gli altri Paesi membri e accelerare il percorso di crescita, sia in ottica di Pil, sia soprattutto di digitalizzazione».
Innovazione, digitale e sostenibilità sono i tre elementi chiave su cui fondare lo sviluppo e la crescita del nostro Paese. Come Angi, sottolinea Ferrieri: «mettiamo al centro questi temi con l’obiettivo di promuovere e creare un partnerariato pubblico-privato con le istituzioni e soprattutto con tutti gli interlocutori dell’ecosistema italiano dell’innovazione». In particolare, serve sensibilizzare il legislatore per costituire un percorso che possa ottimizzare i fondi del Pnrr, valorizzare le best practice che rappresentano le eccellenze delle start up e fare degli investimenti fondamentali per valorizzare i centri di ricerca e d’innovazione d’Italia. Uno sviluppo particolare è ovviamente il digitale per il quale è necessario investire oltre 50 miliardi di fondi del Pnrr.
Secondo l’osservatorio Angi ricerche, l’intelligenza artificiale rappresenta una grande opportunità, sia dal punto di vista di profittabilità delle imprese e della pubblica amministrazione, sia per lo sviluppo di nuove competenze e per la creazione di professioni del futuro. I giovani sono sempre più propensi ad abbracciare il contesto digitale: al tempo stesso, però, più del 75% del campione analizzato si sente sfiduciato e per questo bisogna cercare di supportare le future generazioni.
5 giugno 2023