Inaugurata a Borgoricco la nuova sede dopo l’incendio che un anno fa distrusse magazzino e uffici
Destrutturare la tradizionale organizzazione del lavoro per ricomporla secondo obiettivi di progetto, mettendo al centro il benessere del capitale umano in ambienti, dove si respira aria sana: è questo l’innovativo “concept” per un’azienda metalmeccanica, attorno al quale è stata costruita la nuova Idrobase, inaugurata a Borgoricco nel padovano e nata dalle ceneri dell’incendio, che un anno fa distrusse magazzino ed uffici.
Fin dall’inizio i Co-presidenti, Bruno Ferrarese e Bruno Gazzignato, si erano distinti per la reazione proattiva al grave sinistro: immediata riorganizzazione della filiera produttiva, bonus contro il caro vita, nessun ricorso ad ammortizzatori sociali ma anzi incremento occupazionale nel corso dei mesi.
Durante la ricostruzione, l’ulteriore sfida, che ora prosegue: trasformare l’azienda nello show room di sé stessa, testando ed applicando le tecnologie proposte al mercato: dai cannoni sparanebbia per l’abbattimento delle polveri sottili ai macchinari per intercettare anche i più subdoli inquinanti, che ammorbano l’aria (i VOC, tra cui la formaldeide), creando ambienti di lavoro “virus free”, dove si respira aria sana, certificata e costantemente monitorata.
Via poi le postazioni fisse di lavoro, sostituite da cellulari e pc portatili per permettere l’aggregazione dei dipendenti in apposite aree operative per dare risposte “just in time” alle esigenze produttive; accanto a ciò sono state create cabine per le videocall e spazi per il relax creativo dopo che da tempo era stato ridotto al minimo l’utilizzo interno di mail per favorire, invece, i rapporti personali.
«È una nuova visione d’azienda al tempo dell’intelligenza artificiale» affermano all’unisono i due titolari di Idrobase Group (azienda leader nei macchinari per l’utilizzo dell’acqua in pressione e nelle tecnologie per respirare sano), il cui headquarter in Veneto si estende su 6.000 metri quadri, dove lavorano una cinquantina di dipendenti, cui aggiungerne altri 40 nell’unità produttiva, dislocata in Cina per il mercato orientale ed americano; il fatturato si aggira sui 13 milioni di euro, perlopiù frutto di commesse dall’estero.
A ciò vanno aggiunte le organizzazioni distributive di Idrobase Korea e Idrobase France e le reti d’impresa “Made in Italy”, promosse nei settori del “car washing”, della sanificazione d’ambienti industriali e della ricambistica.
«È a questo network in costante espansione, che sarà dedicato il prossimo evento, già in calendario dopo l’estate. Il nostro obiettivo è aumentare la quota europea di mercato» conclude Bruno Ferrarese.
11 luglio 2023