È già polemica per la sperimentazione negli USA non per la diagnosi ma per la
gestione sanitaria
La sperimentazione parte negli Stati Uniti grazie ad un accordo tra Microsoft, che ha investito in OpenAi, la società sviluppatrice di ChatGpt, ed Epic Systems, una delle più grandi società di software per la sanità d’America. Ed è già, inevitabilmente, polemica. In forza dell’accordo stipulato, l’intelligenza artificiale di ChatGpt-4 entrerà ufficialmente anche nell’assistenza sanitaria. Potrà consentire a medici e operatori sanitari di redigere automaticamente le risposte ai messaggi dei pazienti, ma anche individuare delle tendenze sanitarie nelle cartelle cliniche.
Come sempre si è subito alzata la voce di chi guarda all’innovazione, quale essa sia, con sospetto: così la collaborazione appena annunciata desta dubbi etici tra i ricercatori sull’attendibilità dei sistemi di AI.
Scrive Microsoft sul suo blog, che la collaborazione “è incentrata sulla fornitura di una gamma completa di soluzioni generative basate sull’intelligenza artificiale integrate per aumentare la produttività e l’assistenza ai pazienti”. Per parte sua Epic Systems sottolinea che “l’applicazione di ChatGpt-4 rende più facile per le organizzazioni sanitarie identificare i miglioramenti operativi, come la riduzione dei costi per la sanità”. E già in alcuni ospedali americani come Uc San Diego Health, UW Health a Madison nel Wisconsin e lo Stanford Health Care si è iniziato a verificare se in effetti la nuova metodologia può essere utile per la gestione della sanità.
Tra i detrattori invece si punta l’indice contro il software di Epic Systems, società che in passato era finita al centro di polemiche per l’utilizzo di algoritmi predittivi nella sanità. Inoltre, alcuni esperti si chiedono se i modelli di intelligenza artificiale come ChatGpt siano adatti ad un settore delicato come la sanità, in quanto non perfetti, ma per loro stessa natura ‘evolutivi’.
25 aprile 2023