L’appuntamento è di quelli da non mancare. Domenica 24 marzo prossimo dalle ore 11.00 (e fino ad esaurimento) nell’Area Incontri – Pad. C di Longarone Fiere Dolomiti (BL),in occasione di Agrimont, sarà possibile degustare in anteprima, grazie alla collaborazione tra Confartigianato Imprese Veneto e Longarone Fiere Dolomiti, il gusto 2024 designato da Artglace e proposto dal Belgio per la 12a Giornata Europea del Gelato Artigianale – 2024: Gaufre de Liège. Un fior di latte aromatizzato con vaniglia e cannella, variegato al burro salato e accompagnato da una cialda, la gaufre di Liegi (nella foto in alto).Il gelato sarà offerto grazie anche al contributo dei prodotti da parte di Lattebusche, come il latte alta qualità, il burro e la panna provenienti dagli allevamenti bellunesi. È prevista però una offerta libera che andrà a beneficio della ricerca dell’Università di Padova sull’infestazione dell’insetto bostrico. Sarà presente la stessa Università a raccogliere le offerte e a rispondere alle eventuali domande sulla piaga che sta affliggendo le nostre foreste.La Giornata europea del Gelato artigianale – il 24 di marzo di ogni anno – è stata istituita dal Parlamento Europeo nel 2012 sottolineando, tra le motivazioni, che “tra i prodotti lattiero-caseari freschi, il gelato artigianale rappresenta l’eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare, che valorizza i prodotti agro-alimentari di ogni singolo Stato membro”. “Il gelato artigianale fa parte del nostro bagaglio di tradizione – spiega Michele Dal Farra, presidente Longarone Fiere Dolomiti -, non a caso proprio in questa città, nel 1959, si tenne la prima edizione della Mostra Internazionale del Gelato Artigianale (MIG) grazie alla presenza in zona di diverse famiglie di gelatieri che hanno reso famoso questo prodotto italiano anche all’estero. Una testimonianza di questo primato è data dalle numerose gelaterie diffuse su tutto il territorio regionale, ben 1.191 di cui 898 a carattere artigiano (la seconda regione dopo la Lombardia), e dalla spesa media delle famiglie che ISTAT stima per il 2023 in 153 milioni di euro. La terza spesa più elevata dopo Lombardia (328 milioni di euro) e Lazio (167 milioni). “Ma non solo – prosegue – è anche un alimento sempre più apprezzato dato che, anche a detta dei medici, è uno di quelli più adeguati specie per i bambini in quanto fornisce il giusto apporto calorico oltre a elementi importanti per la crescita come proteine, calcio, fosforo, ferro e vitamine A, B1 e B12”.A far la differenza gli ingredienti. Va considerato poi che il perimetro delle attività artigianali relative al mondo del gelato è comunque più ampio, coinvolgendo i segmenti delle pasticcerie che producono dolci con il gelato e dei laboratori che producono gelati senza vendita al dettaglio. In tal senso nostre precedenti analisi hanno valutato che il 43,8% della spesa delle famiglie è intercettabile da parte delle gelaterie artigianali e micro e piccole imprese a vocazione artigiana. “Sono sempre gli ingredienti a fare differenza – conclude Cristiano Gaggion, presidente Alimentaristi di Confartigianato imprese Veneto -, perché la tendenza è infatti quella verso prodotti sempre più salutistici con “etichetta corta” e un ritorno ai gusti tradizionali. Da sottolineare, infine, che gli ingredienti, soprattutto quelli naturali, sono diventati carissimi: zucchero, latte, frutta sino al packaging e gli aumenti del costo dei gelati di quest’anno sono comunque inferiori rispetto all’aumento dei prezzi a cui dobbiamo tenere testa. Nessuno ha intenzione di imporre aumenti esponenziali ai propri clienti. In un momento in cui siamo già così preoccupati dall’inflazione, di tutto c’è bisogno fuorché dell’aumento vertiginoso del costo di un prodotto così amato e così popolare”.Sostegno alla ricerca. Una nuova emergenza sta minacciando oggi i nostri boschi: l’infestazione del bostrico. In risposta a questa emergenza nasce il progetto di ricerca sul bostrico, condotto dai Dipartimenti Territorio e Sistemi Agro-forestali (TESAF) Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE) dell’Università di Padova, grazie anche alla preziosa collaborazione con l’agenzia di comunicazione AKQA s.r.l e con l’azienda trevigiana di carte da gioco Dal Negro insieme all’Ateneo patavino. L’obiettivo del progetto è quello di finanziare due dottorati di ricerca di durata triennale in Selvicoltura e Entomologia forestale, i quali saranno finalizzati allo studio del fenomeno epidemico e di nuovi metodi e strumenti di prevenzione (www.unipd.it/sostieni/emergenza-bostrico).
(Fonte: Servizio stampa Confartigianato Imprese Veneto) |