È stato presentato venerdì 14 marzo presso la Fondazione Grimaldi da Annalisa Griffo e Greta Ferro, funzionari Poligrafici di Stato
Il cioccolato di Modica IGP, emblema dell’eccellenza siciliana, ha presentato, prima a Roma, e poi a Modica, il suo “passaporto digitale”, che rappresenta un ulteriore passo avanti nella valorizzazione di un prodotto che ha saputo intrecciare tradizione e innovazione. Il 14 marzo, alla Fondazione Grimaldi della città siciliana, è stato illustrato anche il Piano dei controlli del prodotto. A spiegare la novità a rappresentanti dei Consorzi di tutela del territorio ibleo, esperti del comparto e autorità competenti, sono stati i funzionari del Poligrafico dello Stato, Annalisa Griffo e Greta Ferro. Momento clou della presentazione è stata la distribuzione di una barretta di cioccolato con il nuovo contrassegno di Stato, che ha permesso così a tutti di testare direttamente il funzionamento del QR Code.
Il passaporto digitale, introdotto nel 2018, si basa su un sistema avanzato di tracciabilità e autenticazione, composto da un contrassegno sicuro, personalizzato e univoco. Questo elemento, paragonabile a una piccola banconota, è realizzato con tecnologie di sicurezza all’avanguardia che includono carta filigranata, grafismi di sicurezza, guilloche e inchiostri speciali. Il contrassegno non solo certifica l’autenticità di ogni barretta, ma ne traccia il percorso lungo tutta la filiera, offrendo un controllo totale sul prodotto e la sua origine. L’introduzione del QR Code ne completa la tracciabilità. Inquadrando il codice con uno smartphone, i consumatori potranno accedere a un mondo di informazioni che raccontano la storia del prodotto, la sua qualità certificata e il legame indissolubile con il territorio di Modica. Inoltre, il cioccolato si inserisce nel panorama gastronomico della Regione, dichiarata “Regione europea della gastronomia 2025”, e si pone come un altro ottimo protagonista del Made in Italy.
La tradizione del cioccolato a freddo. Le prime tracce documentate di questo processo risalgono al 1746, quando il cacao veniva lavorato a freddo con zucchero e spezie, una tecnica che ancora oggi conferisce alla tavoletta modicana il suo caratteristico aspetto granuloso e il sapore ricco di sfumature. Modica, al riparo dai cambiamenti introdotti dalla rivoluzione industriale, ha mantenuto intatto il suo metodo artigianale, che si tramandava nei caffè storici dell’Ottocento. Questo cioccolato unico, privo di burro di cacao e lavorato a bassa temperatura, si differenzia nettamente dalle tavolette più comuni, in cui il processo di concaggio dona una consistenza liscia e omogenea. Al contrario, nel cioccolato di Modica, il calore ridotto e l’assenza di concaggio preservano la struttura cristallina dello zucchero, che risulta in una texture granulosa e distintiva.
(Fonte: Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica IGP)
17 marzo 2025