A fronte della carenza di personale qualificato nella ristorazione e nel turismo
nasce un ‘liceo’
Tutto fa liceo: dopo quello della “transizione ecologica e digitale”, ora è la volta di quello del “Made in Italy”. Dichiaratamente un scuola volta alla formazione di figure professionali specializzate secondo alcune direttrici richieste dal mondo del lavoro. Scuole tecniche quindi che, come il prossimo ddl istitutivo dichiara, avranno l’obiettivo di “promuovere, nell’ottica dell’allineamento tra domanda e offerta di lavoro, le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al Made in Italy”.
Non a caso a scrivere il testo da sottoporre all’esame del Governo è stato il Ministero delle sviluppo economico (non quello dell’istruzione) con l’intento di combattere le difficoltà delle imprese a trovare personale da assumere che abbia le necessarie competenze. Figure da inserire nei settori della moda, della manifattura, dell’agroalimentare, della ristorazione, del turismo che oggi faticano a trovare giovani da avviare al lavoro. Ecco che la ‘formazione’ viene valorizzata del titolo di ‘liceo’ e cerca di farsi attrattiva presso i giovani in cerca di orientamento offrendo “un rapido accesso al lavoro”.
Ad accogliere con grande favore l’innovazione è Giovanni Brugnoli, vicepresidente per il Capitale Umano di Confindustria: «L’obiettivo deve essere quello di orientare i ragazzi verso una maggiore occupabilità. È importante fare chiarezza sul ruolo del nuovo liceo, come ambasciatore del Made in Italy, tenendo conto della formazione già prevista dagli istituti tecnici, del tessile, della moda, della meccanica e della chimica».
Il Governo intende anche istituire la Giornata nazionale del Made in Italy, il 15 aprile, per “celebrare la creatività e l’eccellenza italiana“. La giornata non è assimilata alle feste nazionali e per celebrarla Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni possono promuovere “iniziative per la promozione della creatività e la difesa e valorizzazione del Made in Italy”.
Contestualmente, potrebbe essere istituito anche un ‘bollino’ da assegnare ai ristoranti italiani autentici sparsi per il mondo e che garantiscano all’estero la distribuzione di prodotti enogastronomici effettivamente conformi alle migliori tradizioni italiane.
19 maggio 2023