Insieme alla carne coltivata, la legge farà sparire la denominazione ‘burger’ per prodotti vegani
Nell’ambito della discussione sul disegno di legge che il Governo ha trasmesso alle Camere e che intende impedire la produzione e la commercializzazione in Italia di alimenti e mangimi sintetici, la 9° Commissione del Senato ha approvato un emendamento che vieta l’utilizzo di nomi che fanno riferimento alla carne e ai suoi derivati per prodotti trasformati che invece contengono esclusivamente ingredienti di origine vegetale. Grande soddisfazione in merito è stata espressa da parte dei Presidenti di OI Intercarneitalia, Alessandro De Rocco, Serafino Cremonini e Fabiano Barbisan che hanno aggiunto: «Dovrebbero essere i vegani, che hanno bandito dal loro vocabolario nutrizionale qualsiasi tipo di carne, a sollecitarne la trasformazione in legge del testo emendato»
«Abbiamo molto apprezzato – dicono De Rocco, Cremonini e Barbisan – l’intervento su questo tema del Senatore De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, fatto al convegno del 26 giugno organizzato da Oi Intercarneitalia e AOP Italia Zootecnica a Padova, a difesa del nostro settore. Che, lo ricordiamo , è costantemente sotto tiro da ogni parte, non ultima anche la trovata di una nota casa di imbottigliamento di acqua, che ha inventato l’acqua minerale “proteica”, anzi, “miracolosa” poiché, a detta dell’Amministratore Delegato, “appena ne ho bevuto una bottiglietta, ho ridotto il consumo di carne rossa”».
«Auspichiamo – dicono i presidenti di Intercarneitalia – che anche le organizzazioni dei consumatori si mobilitino per sostenere una legge nazionale che vieti l’utilizzo delle denominazioni simil-carne, così come peraltro stabilito dalla Corte di Giustizia europea in relazione ai prodotti lattiero-caseari, con un pronunciamento che afferma che “i prodotti puramente vegetali non possono, in linea di principio, essere commercializzati con denominazioni, come ‘latte’, ‘crema di latte’ o ‘panna’, ‘burro’, ‘formaggio’ e ‘yogurt’”. In un mondo sempre più affamato di proteine nobili, indispensabili per l’umanità – concludono De Rocco, Cremonini e Barbisan – continuiamo il nostro lavoro, in filiera, convinti che sia dalla nostra parte oltre il 93% dei consumatori italiani che si dichiarano onnivori».
6 luglio 2023