Invertire la tendenza per cui le cose ecosostenibili sono care, e quelle economiche sono inquinanti: nel settore moda è oramai conclamata la volontà dei brand di fast-fashion di avvicinarsi a pratiche sempre più sostenibili. La moda low cost vive una nuova vita all’insegna dell’eco-fashion. E non mancano gli esempi.
Da tempo H&M si prodiga in iniziative ecologiste ed ha stretto un legame con WWF: proprio da questa partnership è nata una nuova collezione Kids che pone l’attenzione sul tema delle specie selvatiche la cui esistenza è minacciata dal cambiamento climatico, dall’inquinamento, dalla deforestazione. Tigri, orsi polari, balene, leopardi delle nevi: il 10% del ricavato di vendita di H&M-WWF andrà all’ente che ha lo scopo di preservarli. La nuova collezione per neonati e bambini fino ai 14 anni, comprende articoli come felpe, leggings e divertenti abiti con cappuccio. La palette comprende i colori pastello, i toni neutri, il nero e il grigio. Il cotone biologico è il materiale principale utilizzato nella collezione. Ma la partnership punta anche a una produzione sempre più green. Che gestisce in maniera differente le risorse idriche e sceglie i propri tessuti tra quelli sostenibili.
Dall’uso di fibre naturali, al riciclo di quelle artificiali e alle confezioni in cartone riciclato
Bershka, società di vendita di abbigliamento del gruppo spagnolo Inditex con oltre 1000 negozi in 71 paesi in tutto il mondo, ha annunciato che il 13% di tutti i suoi prodotti sono ora ecosostenibili e conformi allo standard di etichettatura Join Life.
Si tratta di uno standard voluto da Inditex per selezionare i capi realizzati con materiali eco e utilizzando tecnologie rispettose dell’ambiente. Inoltre, il marchio apre alla raccolta di indumenti usati negli store, per ora solo in Spagna. Ciliegina sulla torta, il 92% dei negozi del marchio è già eco-efficiente e il 100% delle scatole utilizzate per le spedizioni online è costituito da cartone riciclato.