Un tessuto pregiato realizzato senza alcun sfruttamento del mondo animale: questo è il cashmere vegan, obiettivo della start-up canadese Manon, con sede a Toronto, che realizza cappotti da donna 100% cruelty free.
Fondata da Katharine Bozek, l’azienda Manon ha investito oltre 100 mila dollari per creare questa nuova linea di abbigliamento che si basa su questo tessuto originale di cashmere vegan. La collezione comprende nove cappotti differenti tra modelli doppiopetto in stile vintage e altri in stile contemporaneo e minimal. Al dubbio che si tratti di abbigliamento outwear troppo leggero per i rigori invernali, l’azienda risponde spiegando che tutti i capi sono realizzati con un tessuto a tre strati: cashmere vegan realizzato con fibre naturali e sintetiche, uno strato isolante termico in Thinsulate e un rivestimento in raso isolante contro il vento.

Attiva anche una raccolta fondi per allargare la produzione e varare una linea maschile

«Per ispirare gli altri a seguire i loro sogni, come ho fatto io – dichiara la fondatrice di Manon, Katharine Bozek – il nostro designer ricama un messaggio motivazionale su ogni cappotto, come “I am beautiful” (Sono meravigliosa), “I am amazing” (Sono fantastica) e “Follow your joy” (Segui la tua gioia)».
L’azienda non ha intenzione di fermarsi qui: è infatti attiva una raccolta fondi attraverso la piattaforma di crowdfunding “Kickstarter” per incrementare la produzione e, attualmente, sono in lavorazione quattro modelli di cappotti aggiuntivi per la prossima stagione, oltre a progetti riguardo a cappotti e parka da uomo con inserti in pelliccia 100% cruelty-free, con cinque strati di tessuto termico isolante. Il largo uso di fibre sintetiche nel cashmere vegan tiene per altro lontani cultori del biologico che preferirebbero indossare dei capi in fibre tutte naturali: un confronto tra scelte etiche che si ripete anche per i cappotti.