Il 2015 è stato un anno di giri di poltrone ai vertici delle più importanti maison. S’era subito iniziato, gennaio 2015, in Gucci con l’avvicendamento di Frida Giannini, dopo 10 anni di collaborazione quale Direttore Creativo, con il suo braccio destro, Alessandro Michele che le era a fianco dal 2012.
A ottobre, invece, lo stilista belga Raf Simons ha annunciato di aver lasciato “per motivi personali” la direzione creativa della maison francese Christian Dior. Il designer, 47 anni, era passato alla guida di Christian Dior tra anni fa, dopo l’uscita di John Galliano, nell’aprile 2012. La casa di moda francese non ha ancora svelato chi sarà il suo successore. Anche Lanvin è senza una guida creativa dopo la separazione con Alber Elbaz, che ha lasciato dopo mesi di tensione con la proprietaria da un lato, Madame Shaw-Lan Wang, e il Ceo Michèle Huiban dall’altro. In casa Iceberg il giovane Alexis Martial ha lasciato la direzione creativa della linea donna per approdare, insieme ad Adrien Caillaudaud, da Carven. A sostituirlo come nuovo direttore creativo del womenswear di Iceberg, Arthur Arbesser, stilista 33enne di origine austriaca, che ha scelto Milano come base. Novità anche in casa di Roberto Cavalli, dove a marzo è approdato lo stilista norvegese Peter Dundas, che ha lasciato Emilio Pucci. Pochissime settimane prima lo stilista Cavalli aveva venduto al fondo Clessidra il 90% della sua maison lasciando il ruolo di direttore creativo.
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