L’operazione “Opson VIII” coordinata da Europol e in Interpol in 78 paesi e durata 5 mesi, da dicembre 2018 ad aprile 2019, ha portato al sequestro di cibi e bevande per oltre 100 milioni di euro, 672 persone sono state arrestate, con indagini in corso in molti Paesi del mondo.
In totale, sono state sequestrate circa 16.000 tonnellate di alimenti e 33 milioni di litri di bevande potenzialmente pericolose a seguito di oltre 67.000 controlli effettuati presso negozi, mercati, aeroporti, porti e zone industriali. Come nelle operazioni precedenti, l’alcol contraffatto è stato il prodotto più sequestrato, per un totale di oltre 33.000 tonnellate, seguito da cereali (3.628 tonnellate) e condimenti (1.136 tonnellate). «La contraffazione alimentare – ha dichiarato Jari Liukku, capo del Centro europeo per la criminalità organizzata di Europol – fa male ai portafogli dei consumatori: nel migliore dei casi, la frode alimentare è l’inganno per i consumatori, per cui pagano per qualcosa, la qualità, che non ricevono. Ma nei casi peggiori, la frode alimentare può causare gravi danni alla salute pubblica. È un dovere di Europol e delle forze dell’ordine più in generale fare in modo che i consumatori ricevano nei loro piatti cibo genuino e sicuro».
Frattanto in Puglia oltre 150.000 litri d’olio vengono sequestrati perché falso extravergine
In Italia, i Carabinieri del Nas hanno sequestrato oltre 150.000 litri di olio di girasole di qualità scadente colorato con clorofilla e beta–carotene per farlo assomigliare all’olio extravergine. Un mercato che andava anche oltre i confini nazionali con il prodotto contraffatto esportato all’estero. Per questo i carabinieri hanno eseguito 24 misure cautelari, 17 delle quali a Cerignola (Foggia), nell’ambito dell’operazione ‘Oro giallo’.
Gli indagati avevano creato delle società fittizie con annessi frantoi inesistenti nei quali sostenevano di produrre olio d’oliva extravergine. All’operazione hanno partecipato più di 250 militari del Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute in cooperazione continua con Eurojust (Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale), e con Europol per gli aspetti operativi transnazionali. «Ringrazio, a nome dei produttori olivicoli italiani onesti, sia le forze dell’ordine sia i magistrati che hanno smantellato questo sistema criminale – ha detto il presidente di Italia Olivicola, la più importante organizzazione della produzione olivicola italiana, Gennaro Sicolo – Alle forze dell’ordine e agli enti preposti ai controlli chiedo coraggio e un’azione ancora più incisiva. Riteniamo siano maturi i tempi per una revisione complessiva dei parametri di classificazione dell’extravergine o per una denominazione di “Alta qualità”».