Il colosso americano rimetterà a nuovo i resi in buone condizioni e le venderà nei propri negozi
Nike, numero uno dei produttori mondiali di attrezzature sportive e gigante dello sportswear, ha annunciato il suo ingresso nel mercato dei prodotti di seconda mano: cogliendo il crescente successo che questo settore sta ottenendo, specie tra i consumatori più giovani, la multinazionale ha avvio un canale per la vendita di scarpe sportive ricondizionate.
I prodotti restituiti al dispositivo chiamato Nike Refurbished, entro 60 giorni dal loro acquisto e che siano idonei alla rivendita, vengono analizzati e suddivisi in tre categorie. Ci sono paia di scarpe come nuove, quelle che sono state indossate più volte che mostrano qualche segno di usura ed infine quelle con difetti di fabbricazione o un colore leggermente sbiadito.
Un apposito team, utilizzando prodotti e strumenti specifici, riporta le scarpe in condizioni quanto più possibile vicine al nuovo: una volta in negozio, pratici messaggi sulle scatole permettono di vedere con facilità il tipo di calzature che contengono e le loro condizioni. Per il consumatore, questo acquisto include lo stesso servizio di qualsiasi altro prodotto Nike, e può, se lo desidera, restituire il prodotto entro due mesi dall’acquisto.
Nell’anno fiscale terminato il 31 maggio 2020, il gruppo ha realizzato 25 dei suoi 37 miliardi di dollari di fatturato con le calzature. Per il gruppo statunitense, Refurbished costituisce un elemento aggiuntivo del suo sistema di soluzioni più responsabili per l’ambiente chiamato “Nike Move to zero”.
Il dispositivo Refurbished non mira solo al recupero di quei prodotti che possono essere rivenduti. Secondo il comunicato del gruppo dell’Oregon, le scarpe troppo danneggiate per essere rivendute, ma che risultino indossabili, verranno donate a varie associazioni. Per quanto riguarda i prodotti effettivamente a fine vita, entreranno in un sistema per dare una seconda vita alle loro materie prime.