Ultima sfilata il 22 gennaio con le oltre 2.500 personalità che hanno attraversato la sua storia
Dopo 50 anni di una carriera vissuta tra mille successi, Jean Paul Gaultier ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di ‘pensionarsi’, chiudendo con la vita di atelier: «Il 22 gennaio 2020 – ha comunicato – festeggerò il miei 50 anni di carriera nella moda con un gran defilè-show di Haute Couture al Theatre Chatelet a Parigi. Questo sarà anche il mio ultimo defilè. Ma state tranquilli la maison Couture Gaultier Paris continua con un nuovo progetto di cui io sono l’ispiratore e che vi sarà svelato prossimamente».
A 67 anni, i capelli biondi e un po’ bianchi, con il suo italiano fantasioso e un po’ maccheronico, Gaultier continua ad essere l’alfiere di una moda testimonianza di vita, di una Parigi che non c’è più, piena di talenti dello stile che si sono fatti da soli.
Come lui che arriva da un sobborgo di Parigi, autodidatta che manda i bozzetti in giro già da adolescente fin quando Pierre Cardin lo chiama nel suo atelier e lo assume come suo assistente nel 1970.
Dieci anni dopo la prima sfilata con il suo nome; poi le passerelle con modelle strepitose o con le curvy antelitteram; poi i profumi e tutti gli accessori, gli occhiali e le borse. Per alcuni anni è stato anche direttore creativo di Hermes facendo uscire la maison da un periodo di ripetitivo immobilismo.
Capace come pochi di esaltare bellezza e seduzione, ha sempre amato una sincera trasgressione che sapesse restare nei limiti della grazia e del gusto francese. Riservato nel privato, anche se ispiratore di sfilate evento memorabili e di feste di sogno, ora lascia con l’ultima passerella d’alta moda al Theatre Chatelet davanti a 2500 persone per un addio vero (ma: né totale, né definitivo).