«Si chiama “Piccerè”, ma è un brand destinato a crescere e a fare lunga strada”: lo promettono le Ivana Cisimo ed Isabella Esposito, le due mamme creatrici delbrand partenopeo “Piccerè – Little girl” che realizza capi artigianali hand made su misura per bambine dai 3 ai 13 anni. La nuova collezione autunno – inverno sarà presentata il prossimo 10 novembre: gonne realizzate con cady di viscosa e piume di struzzo, lo short in Tasmania 100% extrafine (lana), la blusa in cotone zefir, il colletto applicabile in tulle plissettato e profilo in vellutino, le maglie in caldo cotone. Tutte creazioni realizzate artigianalmente.
Anche gli accessori sono tutti realizzati dalle loro mani come il cappellino in velluto con interno interlok puro cotone e la mascherina in pizzo, o il turbante in velluto elasticizzato con pietra di alta bigiotteria. Una piccola selezione dei capi della nuova collezione è visibile sul canale Instangram del marchio di moda: scatti fotografici gioiosi, perché per le piccole modelle che indossano i capi sfilare in passerella è come un gioco, è come vivere in un film.
Ciascuna lavora da casa, collegata all’altra grazie ad internet: obiettivo diffondere la cultura hand made
«Per noi – tengono a sottolineare Ivana e Isabella – è prioritario mantenere un aspetto giocoso in ogni momento di preparazione della sfilata. Cerchiamo di trasmettere la passione per il nostro lavoro fatto di creatività e manualità. Ma crediamo fortemente anche nell’arricchimento personale che deriva dall’esperienza che porta le bambine in palcoscenico, ed il teatro è riconosciuto come una esperienza che potenzia la relazione con se stessi e gli altri».
I modelli immaginati prendono grazie alla tecnologia informatica: le due creatrici infatti hanno adattato una parte della loro abitazione a atelier, ma le tecnologie le tengono virtualmente unite, tutto il giorno, a lavorare insieme nel progetto in cui credono. Un progetto che è molto di più di una casa di moda: prevede infatti laboratori gratuiti in cui insegnare l’arte del cucito per valorizzare una professione che è anche espressione di fantasia e creatività.