Per ora è solo un test, ma l’ambizione è che diventi un progetto pilota e quindi l’affermazione di una nuova filosofia. Tutto nasce nel negozio H&M di Amburgo in Germania: qui gli acquirenti saranno coinvolti in un percorso di cura dei propri capi d’abbigliamento. Il progetto si chiama proprio “Take Care” e comprende la vendita di prodotti per il mantenimento dei propri vestiti, la presenza in negozio di persone che li riparano e consigli online.
L’obiettivo è di incitare i clienti a prolungare la vita dei loro abiti, fornendo degli strumenti per proteggerli al meglio. H&M ha quindi sviluppato la sua prima linea di detergenti che include detersivi specifici (prodotti in Svezia con etichetta “Good Environmental Choice”), uno spray smacchiante e delle salviettine per sneaker. In vendita anche un kit da cucito, della patch da applicare sugli abiti usati e una sacchetto da utilizzare durante il lavaggio, che impedisce il rilascio nell’acqua delle microscopiche particelle di plastica che provengono dai vestiti sintetici.
La nuova filosofia intende attirare nei negozi una nuova clientela più attenta alla qualità
«Il nostro obiettivo – ha commentato Cecilia Brännsten, responsabile sviluppo durevole dell’azienda – è di implementare questo sistema nel nostro network di negozi, adattandolo in base ai feedback che ci daranno i clienti. È anche un modo di differenziare la nostra offerta, attirando persone che verranno in negozio per personalizzare un abito o farlo riparare».
La Germania è il principale mercato per il brand H&M, prima di Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Nel 2017 il fatturato del gruppo svedese in Germania, dove dispone di 463 negozi, ha raggiunto i 3,58 miliardi di euro, con una leve flessione del -1% rispetto al 2016. Anche il primo trimestre 2018 si è chiuso in ribasso, del -3%, a 782,6 milioni di euro.