Fino a poco tempo fa, le vendite ‘di seconda mano’ avvenivano in modo anonimo e silenzioso perché erano considerate poco decorose sia per chi vendeva sia per chi acquistava. È bastato dare a questa attività commerciale un nome in lingua inglese e l’attività di ‘secondhand’ è diventata un affare che, naturalmente, ha conquistato subito spazio su internet ed ancor più sulle app degli smartphone.
Anzi, chi vende moda usata online può oggi vantarsi di fare una scelta etica e consapevole di fashion-sharing economy. E le app per comprare e vendere moda, sempre più sicure ed efficienti, garantiscono contrattazioni rapide, pagamenti sicuri e clienti che si sono dimostrati assolutamente affidabili. Ognuna ha ormai la sua specializzazione. Per i capi con un po’ d’anni alle spalle (anche decenni) c’è l’app “Depop”, il social-marketplace dei vintage lovers, una community di appassionati e collezionisti disposti a tutto per la moda degli anni ‘70-’80-’90.
E sul web puoi ordinare un capo di sartoria che ti verrà consegnato a casa in appena 48 ore
La migliore app per rivedere subito gli acquisti sbagliati di oggi è “Vestiaire Collective”, community internazionale certificata di fashion lovers, bags addicted e shoes che apprezzerà però solo le grandi griffe. E se volete vendere anche gioielli, orologi e bijoux d’alta scuola c’è “The Real Real”, il sito web americano fondato da Julie Wainwright nel 2011 a San Francisco.
Se invece volete un capo nuovo, fatto su misura in sartoria ad un prezzo comunque abbordabile, l’indirizzo consigliato è quello di “Edited.de” che vi recapita a casa il vestito scelto in 48 ore a prezzi concorrenziali su tagli contemporanei e fit timeless. Il rischio di ricevere brutte sorprese è davvero inesistente e comunque il reso è senza costi aggiuntivi. Insomma, Internet e le app stanno davvero cambiando le possibilità di accedere ‘democraticamente’ anche all’alta moda.