Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce, si avvia alla quotazione a Wall Street, ma un problema potrebbe derivargli dalla messa sotto accusa del portale Taobao, uno dei maggiori siti di shopping online al mondo con 800 milioni di articoli: il portale controllato da Alibaba è infatti accusato di mettere in vendita molti oggetti contraffatti. E i brand stranieri e gli esperti del settore retail, che considerano grave il problema della contraffazione su Taobao, ritengono che la cosa potrebbe creare difficoltà ad Alibaba in vista dell’Ipo.
Alibaba spende ogni anno circa 16,1 milioni di dollari per combattere la distribuzione di prodotti contraffatti soprattutto su Taobao. Come si legge nella documentazione presentata alla World Intellectual Property Organization, solo l’anno scorso Alibaba ha rimosso dai suoi siti oltre 100 milioni di annunci sospetti e ha collaborato con le autorità in 77 indagini, che hanno portato a smantellare 51 gruppi che producevano beni falsi.
«Ci saranno azionisti che non vogliono essere associati a una società che fa soldi con articoli falsi» ha detto Damian Croker, amministratore delegato di BrandStrike, che si occupa di monitorare la diffusione di falsi su siti di e-commerce.
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